Facebook Vs YouTube: arrivano i video musicali sul social

Facebook Vs YouTube: arrivano i video musicali sul social

FACEBOOK è pronta a sfidare YouTube. Sta infatti lanciando negli Stati Uniti i video musicali ufficiali degli artisti. La novità partirà il prossimo mese, mettendo il social network in competizione con la piattaforma di Google più di quanto già non accada con la sua sezione Watch. Lo spiegano diverse fonti, per esempio TechCrunch, che hanno potuto analizzare una serie di nuovi parametri dedicati alle Pagine collegate agli artisti. C’è bisogno di una serie di passaggi per consentire il caricamento automatico dei propri videoclip sulla bacheca. Video che a loro volta finiranno anche in una raccolta dedicata, come fosse un canale YouTube.

Questioni tecniche a parte, gli artisti non dovranno fare nulla, neanche caricare il video. Grazie agli accordi di Facebook, finalizzati nei mesi scorsi, sarà la piattaforma a riceverli direttamente dalle major con cui sono sotto contratto e a renderli disponibili al suo “continente” popolato da miliardi di utenti. In precedenza tutto questo non era possibile: cantanti e popstar, o meglio i loro staff, potevano limitarsi a pubblicare brevi estratti. Specie negli Usa. Adesso si cambia anche grazie ai patti sottoscritti lo scorso dicembre da Menlo Park con le tre principali sigle del settore: Universal Music Group, Sony Music Entertainment e Warner Music Group. E oltre a scovarci ormai qualsiasi tipo di contenuto, a breve – almeno negli Stati Uniti – Facebook diventerà una destinazione anche per la fruizione musicale a tutto tondo.

Una volta aggiunti i videoclip, gli artisti potranno modificarli o rimuoverli in ogni momento. Il colosso sta spingendo affinché concedano l’autorizzazione entro il primo agosto, per presentarsi ai nastri di partenza con una library già ricca, anche se in ogni caso Facebook “metterà da parte” per loro, anche se dovessero bucare la scadenza, una Pagina riservata. Le sezioni dei vari artisti saranno accessibili tramite la Pagina ufficiale, la sezione Watch e un’altra dedicata. Insomma, sarà difficile perdersi la nuova uscita della vostra popstar preferita.

Facebook Vs YouTube: arrivano i video musicali sul social

La mossa è interessante anche sotto un altro punto di vista e riguarda tutti i video, non solo quelli musicali. Secondo un’indagine del Wall Street Journal, infatti, Google spingerebbe fra i risultati delle ricerche sul proprio motore i video disponibili su YouTube. Secondo un esperimento della testata sul titolo di alcune clip e sui canali, le stesse versioni su Facebook otterrebbero un’evidenza inferiore nelle pagine dei risultati. Non si tratta di un caso: secondo il Journal le ricerche premierebbero appunto i contenuti disponibili sulla piattaforma controllata da Alphabet, una scelta che secondo alcune fonti consultate dal quotidiano è ormai consolidata da anni. Ma che Lara Levin, una portavoce di Big G, ha smentito: “I nostri sistemi usano un gran numero di elementi dal web per capire quali risultati rilevanti proporre alle persone, adeguati a una specifica chiave di ricerca” ha spiegato.

Insomma, nella guerra dei video online la mossa di Facebook, cioè andare a erodere traffico e visualizzazioni anche nella musica, è più che sensata. D’altronde a livello globale gli utenti guardano in media oltre quattro ore di video online ogni giorno, in Italia la media è di tre ore e 40 minuti. Secondo il rapporto “How Video is Changing the World” di Limelight Networks, che ha messo sotto la lente il cambiamento delle abitudini dopo la pandemia e i lockdown internazionali che hanno imprigionato in casa miliardi di persone, lavoro e sviluppo professionale si basano perlopiù sui video e sono esplosi ambiti in cui milioni di utenti hanno avuto le loro prime esperienze a distanza. Per esempio, quasi un terzo dei consumatori a livello mondiale e a livello italiano (31%) ha vissuto la sua prima esperienza di e-Sport durante la fase più acuta delle chiusure; quasi la metà dei consumatori globali (44%, 39% nel nostro paese) ha partecipato al suo primo concerto virtuale e perfino tenersi in forma sta diventando una faccenda di app, video e storie su Instagram, se è vero che su scala mondiale il 31% (23% in Italia) degli intervistati ha già partecipato a un corso o una lezione di fitness online. E un altro 24% (28% in Italia) ha in programma di farlo nel corso del prossimo semestre.

C’è poi un ulteriore aspetto, meramente pecuniario, legato nello specifico al mondo musicale. L’accordo sottoscritto da Facebook con le major musicali parte dall’insoddisfazione dei colossi del settore per la monetizzazione offerta da YouTube ai loro artisti. Per quanto la piattaforma abbia spiegato di aver redistribuito oltre tre miliardi di dollari fra diritti e pubblicità all’industria discografica nel corso del 2019, secondo Universal e compagnia occorre – anzi, occorreva, visto che sta decollando – un’alternativa per allargare gli introiti dell’ascolto in streaming audiovideo. Non solo: le licenze di Facebook consentiranno agli utenti di usare ancora più brani nei propri filmati pubblicati su Facebook, Instagram, Messenger e Oculus. Senza il rischio di vederseli eliminati per violazione del copyright.

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